lunedì 4 giugno 2012

Il terremoto di ieri sera è stato anticipato da precursori sismici? A quanto pare sì


La scossa di terremoto che ha interessato ieri sera l’area centro settentrionale dell’Emilia Romagna potrebbe esser stata anticipata da alcuni precursori sismici sul quale alcuni ricercatori stanno lavorando. Nonostante la scienza ufficiale, nonché l’Ingv, al momento non cambia la propria linea di pensiero sulla prevedibilità dei terremoti, ossia che al momento risulta fin troppo difficile anticipare un movimento sismico di relativa importanza nel nostro Paese.
La M5.1 tuttavia, secondo alcuni, ieri sera poteva essere perfettamente prevista. Sia come orario e sia come intensità stessa. Su un ristretto numero di gruppi su Facebook infattialeggia un’ipotesi che dal loro punto di vista non va assolutamente scartata: ovvero un forte rilascio di gas radon avvenuto non lontano dalla zona epicentrale.
Tali affermazioni derivano da un rilevatore dello stesso gas che è installato presso una località in provincia di Padova, che pubblica on line su un sito web i grafici relativi all’andamento in tempo reale delle fuoriuscite direttamente dalle rocce e dal terreno sottostanti.
“C’è stato un rialzo importante, il sisma di stasera era ampiamente prevedibile” – è quanto affermano alcuni personaggi sempre attivi sui vari social network e gruppi creati appositamente per studiare la previsione di un terremoto. “Entro le prossime ore mi aspetto una scossa over 4,9” – è quanto scritto da uno di questi lo scorso sabato, quando gli strumenti segnalavano un improvviso rilascio di radon nei pressi della medesima località non lontana da Padova.
Anche la Fondazione Giuliani, in balia di un violento attacco hacker all’interno del sito web, ha parlato della presenza di un’anomalia “in fase di evoluzione” che non poteva però “essere monitorata nel dettaglio”. Molto probabilmente perché alle prese con la risistemazione dello stesso portale, dove Giampaolo Giuliani emette dei comunicati periodici riguardo all’andamento del radon presso le stazioni di Coppito e Fagnano.
Resta tuttora imprecisata l’entità di questa anomalia che secondo quanto riferito nel recente messaggio scritto alle ore 15:30 da Giampaolo Giuliani sul proprio portale “starebbe ancora evolvendo”.
Un altro fenomeno precursore, forse quello che dovrebbe essere riconosciuto anche dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, potrebbe consolidarsi nelle due moderate/forti scosse di terremoto che sono state registrate poco prima delle ore 20, rispettivamente di magnitudo locale 3,4 e 3,8.
Tremori del genere infatti se registrati di magnitudo “a salire” potrebbero anticipare l’arrivo di una nuova forte scossa. Così come fu per l’Aquila la notte del dramma, quando altri due medesimi eventi furono registrati di magnitudo 3,5 e 3,9.

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