Un recente studio giapponese dell’università di Tokyo, ha scoperto una
nuova faglia sotto ilMonte Fuji, che domina le aree circostanti con i
suoi 3776 metri s.l.m. Le analisi hanno mostrato le potenzialità per un
terremoto di magnitudo 7.0 Richter che potrebbe cambiare la forma della
montagna e devastare le comunità limitrofe. Secondo Yasuhiro Yoshida,
direttore del Ministero della Scienza per le indagini sui terremoti, la
montagna potrebbe addirittura crollare, determinando enormi colate di
fango che sommergerebbero Gotemba, una città posta alla base del
vulcano. Ulteriori analisi saranno effettuate per determinare gli
effetti di un forte terremoto e conseguente eruzione con frane
devastanti. Si conosce molto poco circa la sezione geologica sotto il
monte Fuji, perché le faglie sono state sepolte da colate di fango
provocate da una enorme frana verificatasi circa 2.600-2.900 anni fa,
così come da strati di cenere vulcanica. L’ultima eruzione del monte
Fuji risale al 1707-1708, in seguito a un forte terremoto di magnitudo
8.6 centrato nella regione. Quell’evento uccise circa 20.000 persone, in
una nazione quasi abituata ad eventi tellurici di un certo rilievo, la
cui alta tecnologia, nulla o quasi ha permesso nel micidiale tsunami
registrato nel 2011.
Il Monte Fuji è la montagna più elevata del Giappone; si trova al
confine tra le prefetture diShizuoka e Yamanashi, vicino alla costa
sull’Oceano Pacifico dell’isola di Honshu. Si tratta di uno
stratovulcano attivo a circa 100 chilometri a sud-ovest di Tokyo,
visibile dalla capitale in una giornata limpida. Il cono simmetrico
eccezionale del Monte Fuji, che è innevato parecchi mesi all’anno, è un
noto simbolo del Giappone ed è spesso raffigurato in arte e fotografie,
nonché visitato da turisti e scalatori. E’ uno dei Tre Monti Sacri
giapponesi, insieme al Monte Tate e al Monte Haku. Nelle sue vicinanze
sorgono tre piccole città: si tratta di Gotemba a sud, Fujiyoshida a
nord, e Fujinomiya a sud-ovest. E’ inoltre circondato da cinque laghi:
Lago Kawaguchi, il Lago Yamanaka, il Lago Sai, il Lago Motosu e il Lago
Shoji. Essi, e il vicino Lago Ashi, offrono una splendida visuale della
montagna. La temperatura è molto bassa in alta quota, e come detto il
cono è coperto dalla neve per diversi mesi dell’anno. La temperatura
assoluta più bassa registrata è di -38,0°C, mentre la temperatura
massima assoluta è stata di +17,8°C, registrata a Giugno 2008. Il Monte
Fuji è situato sulla faglia tra la placca euroasiatica, la placca di
Okhotsk e la placca delle Filippine. Tali placche costituiscono la parte
occidentale e orientale del Giappone, e la penisola di Izu,
rispettivamente.
Gli scienziati hanno individuato quattro fasi distinte dell’attività
vulcanica nella formazione del Monte Fuji. La prima fase, detta
Sen-komitake, è composta da un nucleo di andesite recentemente scoperto
in profondità all’interno della montagna. Sen-komitake è stata seguita
dal “Komitake Fuji“, uno strato di basalto formatosi probabilmente
diverse centinaia di migliaia di anni fa. Circa 100.000 anni fa, “Old
Fuji” è stato formato sopra la parte superiore del Komitake Fuji.
L’attuale Fuji, Shin Fuji, si ritiene si sia formato intorno ai 10.000
anni fa sulla cima del vecchio monte. Il vulcano è attualmente
classificato come attivo con un basso rischio di eruzione. L’ultima
eruzione cominciò il 16 dicembre 1707 e terminò intorno al 1 Gennaio
1708 durante il periodo Edo, ossia quella fase della storia del Giappone
in cui la famiglia Tokugawa detenne attraverso il bakufu il massimo
potere politico e militare nel paese. L’eruzione formò un nuovo cratere e
un secondo picco a metà del suo pendio. Il Fuji vomitò cenere che
cadeva come pioggia su Izu, Kai, Sagami e Musashi. Da allora, non ci
sono stati segni di ulteriori eruzioni ed il vulcano è in quiescenza. La
sera del 15 marzo 2011 ci fu un terremoto di magnitudo 6,2 a profondità
di pochi chilometri sul suo lato meridionale, ma secondo il Servizio
Meteorologico giapponese non vi era alcun segnale di eruzione.
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