A giugno Venere passerà davanti al Sole e il suo transito sarà
visibile dalla Terra. Sarà un’occasione unica che non si ripeterà fino
al 2117.
Secondo la rivista inglese Nature, il passaggio del terzo pianeta più
piccolo del sistema solare avverrà il 5 e 6 giugno e l’evento potrà
aiutare i ricercatori nella scoperta di altri pianeti.
L’astronomo Jay Pasachoff, intervistato dal magazine britannico, ha
spiegato che “anche se noi scienziati siamo in grado di inviare sonde
spaziali su altri pianeti, per un esame più attento l’osservazione dei
transiti dalla Terra fornisce informazioni uniche e ci dà l’opportunità
di calibrare e migliorare il nostro metodo di ricerca dei pianeti
extrasolari”.
Gli studiosi dello spazio approfitteranno di questo fenomeno per
provare nuove tecniche e metodi di avvistamento di pianeti lontani dalla
Terra.
L’evento sarà registrato dal satellite della NASA ACRIMSAT e la
squadra di Pasachoff si concentrerà nello studio dell’atmosfera di
Venere, visibile grazie ai raggi che attraverseranno il pianeta durante
il passaggio davanti al Sole.
Dal XVII secolo, quando furono inventati i primi telescopi, il
fenomeno si è verificato solo in altre sei occasioni ( 1639, 1761, 1769,
1874, 1882 e 2004).
Pasachoff riconosce che è troppo presto per prevedere in che modo lo
studio dei transiti aiuterà l’osservazione di pianeti extrasolari ma
afferma anche “gli spostamenti sono molto rari, perciò perdere questa
occasione sarebbe un crimine- e prosegue – lo dobbiamo ai futuri
astronomi che osserveranno il passaggio nel 2117”.
Purtroppo però, lo spettacolare fenomeno astronomico in Italia non sarà visibile a occhio nudo.
Sembra curioso ma i Maya avrebbero previsto il fenomeno. La notizia
arriva dall’archeologo e astronomo Jesùs Galindo. Dopo aver analizzato
la pittura murale scoperta nella città di Mayapàn, Galindo ha sostenuto
che probabilmente la previsione dei Maya per il 2012 si riferisce al
transito di Venere davanti al disco solare e non all’Apocalisse.
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